Copywriter Aluisi

19 Maggio 2023

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Matrimonio celtico, una promessa d’amore suggestiva

Matrimonio celtico, una promessa d’amore suggestiva

Probabilmente molte persone ancora non conoscono le emozioni legate alla celebrazione di un matrimonio celtico. Si tratta di una cerimonia celebrata nel bosco, magari in autunno, quando le foglie iniziano ad abbandonare i rami degli alberi ed i colori diventano caldi ed accoglienti.

Le coppie che scelgono il rito celtico del matrimonio sono molto legate agli elementi ed alle forze della natura, in quanto carichi di un’energia magica.

L’unione celtica ha una valenza esclusivamente simbolica, quindi non ha alcun valore legale di matrimonio civile.

 

Rito celtico: le origini

Questo rituale è di origine medievale, e per gli antichi Celti l’unione di due anime e due corpi era benedetta dalla Terra.

Si racconta che in passato la cerimonia iniziasse sette giorni prima della data del matrimonio. Infatti, la coppia in procinto di sposarsi, durante la settimana antecedente le nozze celtiche, compiva una serie di atti purificatori richiamando i quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco.

Secondo le credenze celtiche, i giorni migliori per unirsi in matrimonio sono quelli ricompresi nel periodo tra il 21 marzo ed il 20 settembre.

Le date particolarmente propizie sono il solstizio d’estate o l’equinozio di primavera, nonché la notte tra il 30 aprile ed 1° maggio, durante la quale si celebra la festa di Beltane (dea della fecondità).

 

Matrimonio celtico come si svolge

Secondo il rito originale si dispongono alcune pietre in cerchio, e si inizia celebrando il rituale chiamato handfasting.

Gli sposi, uno di fronte all’altra occhi negli occhi, si stringono le mani sinistre che sono state avvolte insieme con un nastro cerimoniale, che simboleggia il vincolo della loro unione.

Nelle settimane precedenti il matrimonio il nastro viene conservato a turno dalle famiglie degli sposi. Inoltre, ciascuna famiglia cuce sul nastro un oggetto portafortuna, simbolo di buon augurio per gli sposi.

Essi bevono poi dell’idromele dallo stesso calice, in seguito si procede con l’accensione di un fuoco che rappresenta la loro passione.

Come in tutte le cerimonie, il rituale si conclude con la benedizione da parte del sacerdote, il Druido, che usa una delle piante sacre della cultura druidica, il vischio.

A questo punto inizia il banchetto, al termine del quale è previsto il taglio della torta. Gli sposi devono condividerne un pezzo, secondo una tradizione che simboleggia la volontà di condividere tutte le cose.

Infine, si dà il via a festose danze circolari che rappresentano la continuità del tempo, al suono di una romantica arpa.

Esiste anche un’altra versione dei matrimoni celtici, che prevede al posto della cerimonia delle mani legate quella del salto del ramo; quest’ultimo viene posto per terra davanti agli sposi, che devono superarlo con un salto. Il ramo rappresenta una porta, varcando la quale inizia la vita matrimoniale; generalmente si sceglie un ramo di quercia, perché è un albero importante e maestoso.

 

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